In vista delle prossime elezioni per la presidenza nazionale della Federazione Sport Equestri, la nostra rivista online “Tutto Dressage” ha avuto l’opportunità di intervistare Duccio Bartalucci, uno dei candidati che si propone di guidare il futuro degli sport equestri in Italia.
Nel corso dell’intervista, il Signor Bartalucci ha condiviso con noi la sua visione, gli obiettivi e le strategie che intende adottare per promuovere e sviluppare ulteriormente la disciplina del dressage. Le sue risposte offrono un interessante spaccato su come intende migliorare la formazione dei cavalieri e aumentare la qualità delle competizioni.
- Può presentarsi e raccontarci un po’ del suo background personale e professionale nel mondo degli sport equestri? : Il mio primo tesseramento in Fise risale al 1962. Ho trascorso tutta la mia vita in questo sport, avendo la fortuna di maturare esperienze in diversi ruoli: cavaliere, tecnico, dirigente. Questi ruoli hanno arricchito profondamente la mia comprensione del complesso mondo degli sport equestri.
- Cosa l’ha spinta a candidarsi per la presidenza della Federazione Sport Equestri? Le numerose sollecitazioni ricevute da amici, appassionati e colleghi, unite all’amore per i cavalli, per questo sport e per il mio Paese, mi hanno spinto a candidarmi. Inoltre, sento un forte senso di responsabilità e uno spirito di servizio che mi motivano a offrire un’alternativa.
- Qual è la sua visione generale per il futuro della federazione sport equestri? Rimediare ai danni degli ultimi otto anni sarà una sfida ardua. Considero la situazione grave, e per risollevarla sarà necessaria una terapia molto efficace.
- Quali sono i principali obiettivi che si propone di raggiungere durante il suo mandato? Il mio obiettivo principale è una totale inversione di rotta. Punterò su partecipazione, etica, meritocrazia, trasparenza, e metterò lo sport nuovamente al centro del progetto.
- Come valuta lo stato attuale della disciplina del dressage in Italia? Da quanto ho potuto osservare, e come sembra evidente a molti, il dressage in Italia ha attraversato periodi decisamente migliori rispetto a quello attuale.
- Quali strategie intende adottare per promuovere e sviluppare ulteriormente il dressage a livello nazionale? Ho iniziato a raccogliere opinioni e suggerimenti parlando con diverse persone coinvolte nella disciplina. Tuttavia, per serietà e rispetto dei ruoli, credo sia giusto affrontare la questione in modo più approfondito solo dopo le elezioni, qualora fossi eletto presidente, coinvolgendo tutte le parti interessate in un dialogo costruttivo
- Ha in mente iniziative specifiche per la formazione e il supporto di cavalieri e istruttori di dressage? Il supporto sarà esteso a tutte e tre le discipline olimpiche (quattro considerando la paralimpica) e anche alle altre discipline. La formazione dovrà puntare sulla qualità piuttosto che sui numeri, e gli atleti saranno sostenuti attraverso sistemi di meritocrazia oggettivi, che riconoscano e premi i risultati di rilievo.
- Quali sono i suoi piani per aumentare il numero e la qualità delle competizioni di dressage in Italia?: Prevedo di introdurre agevolazioni per i comitati organizzatori e di promuovere l’inclusione di eventi di dressage all’interno di manifestazioni dedicate ad altre discipline, laddove le strutture lo permettano.
- Come intende reperire e allocare le risorse necessarie per sostenere il dressage? Non è un caso che siamo al terzo posto nella classifica delle peggiori federazioni, secondo Sport e Salute, per il rapporto tra fondi destinati all’attività sportiva e budget annuale disponibile. Ho proposto una spending review per redistribuire le risorse a favore dello sport, e in questo contesto, il dressage ne beneficerà sicuramente. Inoltre, un settore comunicazione e marketing affidato a professionisti competenti potrebbe generare maggiori entrate da destinare alle attività sportive
- Ha progetti per migliorare le infrastrutture dedicate al dressage? Credo che tutto sia migliorabile, ma nel nostro Paese ci sono già numerose strutture di ottimo livello per praticare il dressage. Tuttavia, dovremmo facilitare un’interazione assistita con le associazioni per ottenere finanziamenti dal Credito Sportivo, finalizzati al potenziamento delle infrastrutture.
Abbiamo inviato le stesse domande anche all’attuale presidente in carica, ma al momento non abbiamo ricevuto risposte. Sarà nostra premura aggiornare i lettori non appena riceveremo ulteriori contributi.