Intervista di Ermes Dall’Olio, redattore di Carrozze&Cavalli.net
A grande richiesta mi trovo a fare, forse sfacciatamente, una domanda che si rincorre di bocca in bocca tra i guidatori ed i loro staff, in ogni tipologia di Concorsi di Attacchi: gli euro che non ci sono, gli euro che sono pochi, gli euro da pagare … per cosa?
Ho il vago ricordo di una riunione di numerosi addetti ai lavori a redini lunghe che si tenne 10/15 anni fa presso il C.I. Il Cinghio dell’amico, ahimè scomparso; Antonio Broglia. Nel finale dell’assemblea il responsabile del Dipartimento Attacchi disse che era stato stanziato per noi un budget di X euro e che tutti gli intervenuti dovevano decidere dove e come spenderli. Ci fu anche una nota triste quando ci fu spiegato che una parte di quei soldi ci sarebbe stata detratta per ripianare il grande debito Fise.
A me, non troppo addentro nelle questioni burocratiche, parve una bella idea, e mi colpì il grande esempio di “democrazia partecipata”. Sono passati gli anni e ultimamente sento lamenti generalizzati da parte di tutti e quando dico tutti cito anche … gli spettatori! I più colpiti da questo calo di attenzione sono senza ombra di dubbio gli attacchi di Tradizione, a seguire gli attacchi di campagna come la specialità del Trec-Attacchi. Procedo ora alla domanda:
Gli attacchi & gli euro: il parere di Duccio Bartalucci, candidato alla carica di Presidente FISE
Domanda 1: Nel caso Lei fosse eletto alla più alta carica Fise, come si comporterebbe nei confronti del Dipartimento Attacchi?
*DB*
*Partecipazione e gestione inclusiva*
Ho sempre sostenuto l’idea di una gestione meno verticistica delle discipline, promuovendo un coinvolgimento delle competenze per una governance più inclusiva. È essenziale evitare le spaccature che in passato hanno diviso la federazione, con la creazione di fazioni tra chi è vicino al potere e chi non lo è. Questa frammentazione non fa che danneggiare l’intero movimento.
Distribuzione delle risorse
Un’altra priorità sarà la revisione della distribuzione delle risorse economiche, che dovranno premiare maggiormente l’attività sportiva. Non possiamo ignorare il triste primato attribuito alla nostra federazione da Sport e Salute, che ci ha classificato come la terza peggiore nella percentuale di risorse economiche destinate allo sport in relazione al budget totale. Questa è una situazione che va assolutamente migliorata.
Definizione chiara del budget
Sarà fondamentale stabilire un modus operandi chiaro e meritocratico per ogni disciplina. Entro ottobre-novembre, dovrà essere indicata una somma di disponibilità per ciascun dipartimento, che sarà poi incaricato di formulare una proposta di attività basata sulle risorse assegnate. Dobbiamo evitare la pratica, purtroppo ricorrente, di chiedere ai dipartimenti di programmare attività ‘al buio’ per l’anno successivo, con la possibilità di variazioni improvvise che causano caos e incertezze.
L’obiettivo è quello di avere chiarezza e stabilità fin dall’inizio, evitando sorprese che richiedano di rivedere tutta la programmazione una volta che il bilancio preventivo viene approvato.
Collaborazione con G.I.A. e FITETREC ANTE
È altresì importante promuovere un rapporto costruttivo e collaborativo con il Gruppo Italiano Attacchi (G.I.A.) e con la FITETREC-ANTE, specialmente per l’attività amatoriale, che rappresenta la grande maggioranza del mondo degli Attacchi in Italia. Questa collaborazione è fondamentale per favorire lo sviluppo della disciplina, in particolare nelle aree degli Attacchi di tradizione, del Paradriving, del circuito delle gare amatoriali e della specialità del TrecAttacchi. Solo attraverso una stretta collaborazione sarà possibile far crescere questo comparto.
Competitività internazionale
Infine, è necessario intervenire anche nella parte sportiva, considerando che gli Attacchi sono una disciplina FEI (Fédération Équestre Internationale), e come tale è nostro compito garantire una costante competitività a livello internazionale. In questo senso, la progettualità dovrà individuare obiettivi stagionali chiari, premiando i risultati sportivi su basi meritocratiche, trasparenti e oggettive. Inoltre, sarà importante sostenere gli atleti più meritevoli del settore giovanile attraverso borse di studio dedicate.
Spero di aver risposto in modo esaustivo alla tua domanda, e ti ringrazio ancora per l’opportunità di esprimere il mio punto di vista su questo importante argomento.”
Redazione Carrozze&Cavalli – Risponde e ringrazia Ermes Dall’Olio
“Colgo subito nelle Sue parole il segno tangibile del cambiamento, poiché ad una domanda simile dove
si arriva subito al nocciolo del problema, Lei, incurante dei tanti cuochi che sul web ci propongono “aria fritta e chiacchiere in padella”, ha risposto attenendosi alla realtà dei fatti con onestà e coerenza. Uno dei rari vantaggi del web è quello di registrare al volo i commenti degli addetti ai lavori dunque … se son rose fioriranno!”