Conferenza stampa dell’associazione Giacomo Fornasier aps ‘Per uno sport pulito’

Si è svolta questa mattina nella sede dell’agenzia Dire la conferenza stampa dell’associazione Giacomo Fornasier aps ‘Per uno sport pulito’, indetta dalla Presidente Lorella Tempia, mamma di Giacomo e Giovanni Fornasier vittime di abusi da parte di un istruttore federale condannato in via definitiva per pedofilia dalla Giustizia Ordinaria.
Alla conferenza stampa hanno preso parte la segretaria dell’associazione, Roberta Giovannini e la psichiatra, Maria Stella Grazioli, che ha refertato i danni esistenziali subiti dai due fratelli che hanno subito violenze dal 2002 al 2008. Giacomo, il più grande dei due, a novembre 2023 è morto e proprio in sua memoria la mamma, che ha chiesto il commissariamento della Federazione Italiana Sport Equestri per i comportamenti inerti e omissivi che ha avuto sulla sua storia dopo la condanna del pedofilo, ha fondato l’associazione.
“La FISE- ha dichiarato Lorella Tempia- non è responsabile della violenza, ma lo è di averlo fatto lavorare ancora. Per questo con i miei legali ho deciso di richiedere il commissariamento della FISE al CONI.
Ho iniziato le segnalazioni nel 2017 e sono terminate nel 2023, ha raccontato scoprendo che l’istruttore pedofilo – interdetto in modo perpetuo dalle Scuole di Equitazione – continuava a lavorare”.
“C’erano fatti, un danno accertato importante” ha ricordato la specialista e la Segretaria Roberta Giovannini ha ricostruito i comportamenti della Federazione ricordando che da relazione della Procura del CONI risulta essere quella “con il più alto numero di segnalazioni per abusi per numero di tesserati”.
Nel corso della conferenza ha portato la sua testimonianza un’altra mamma, Michela Zambelli e l’istruttrice Lucilla Montanari entrambe vittime di isolamento nel contesto della Federazione dopo aver denunciato.
“Abbiamo scoperto che il pedofilo lavora in Fise e si è addirittura ritesserato come proprietario di cavalli. I legali lo segnalano e il Segretario Generale della FISE parla di una semplice falla del sistema informatico che non ha riconosciuto il codice fiscale. Abbiamo trovato cavalli tesserati nell’asd dove il pedofilo era presidente: l’asd non esisteva più nemmeno all’Agenzia delle Entrate ma i cavalli hanno rinnovato il tesseramento e partecipato a gare. Come ha registrato questo incasso la Federazione?”, ha chiesto la segretaria dell’associazione.

Al termine i due candidati alla presidente, mentre il presidente Di Paola in carica non è intervenuto, Clara Campese e Duccio Bartalucci hanno dato un chiaro messaggio di svolta rispetto al passato. Campese ha parlato di “coscienza e questione morale” e Duccio Bartalucci ha lanciato la proposta “di un organismo terzo su queste vicende”.
Le elezioni su cui grava questa denuncia sono in programma il 9 settembre e intanto oggi è atteso dopo il deferimento di 8 persone legate al caso dei fratelli Fornasier che avrebbero a vario titolo coperto il pedofilo e sulle quali da anni mamma Lorella chiedeva un intervento della giustizia sportiva.